Dott. Andrea Ferella

Sono uno Psicologo Clinico e Psicoterapeuta, specializzato in Psicoterapia Psicoanalitica e in Farmacologia Applicata presso l’Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Ho anche una laurea in farmacia che mi ha permesso per diversi anni attraverso il lavoro di consulenza e monitoraggio dell'aderenza alle terapie, di approfondire aspetti di psicologia della salute incentrati sui bisogni della persona.

In ambito psicofarmacologico mi sono occupato di abuso e dipendenza da sostanze, giusta aderenza alle terapie e doping nell’ambito sportivo amatoriale. 

Ho svolto il mio tirocinio in una comunità di recupero di ragazze minorenni con problemi famigliari importanti e presso il CPS (centro psicosociale) di Sesto San Giovanni.

Scrivo di psicologia su Temposport dal 2019 con una rubrica dal titolo “L’argonauta”.
Svolgo la mia attività professionale principalmente a Monza. Sono socio della SINPF (Società Italiana di Neuropsicofarmacologia).

Ho sempre avuto uno speciale interesse per la comunicazione umana, in particolare per gli studi di antropologia, etologia umana e psicologia nelle sue diverse forme. 

La mia formazione, oltre che in ambito universitario, si è sviluppata attraverso le diverse esperienze lavorative che ho svolto. Per cinque anni ho lavorato come redattore in una radio di informazione e questo mi ha permesso di intervistare molte persone e di conoscere i problemi e le ricchezze del territorio dove abito.

Penso che lo psicologo debba avere un interesse per la mente umana e mantenere viva una curiosità genuina per le persone con cui viene a contatto. Che sia un adolescente incompreso, una donna con umore deflesso o un anziano in difficoltà, al centro ci deve sempre essere la persona.

Dietro ad un sintomo c’è un mondo unico ed irripetibile.

In genere quando si parla di disagio psicologico, tendiamo a dare etichette diagnostiche che però rischiano di bollare in modo troppo schematico una persona. Le etichette diamole ai vestiti. Una persona credo, vada oltre una descrizione, un incasellamento, una etichetta appunto. 

Ho capito che alla fine è la relazione che cura. Per questo ho scelto un indirizzo terapeutico che vada in questa direzione.  

Dietro ad un sintomo c’è un mondo unico ed irripetibile che va esplorato insieme al paziente per aiutarlo a trovare la sua verità ed il vero senso della propria vita. Penso che un sito web di psicologia, oltre che dare informazioni utili, possa essere un modo per dialogare, uno strumento insomma per comunicare efficacemente, anche attraverso articoli e video.